Lo struzzo è il più grande e pesante uccello vivente e, come tutte le specie dell’ordine a cui appartiene, ha perduto la capacità di volare. Un maschio adulto può pesare infatti fino a 150 kg.
Nonostante la sua mole è l’uccello corridore più veloce del mondo, grazie alle sue lunghe zampe e ai piedi lunghi e possenti formati da due sole dita può raggiungere i 70 km l’ora. Alle alte velocità apre le ali per equilibrarsi.
Poiché uccello terrestre, lo struzzo, al contrario di tutti gli altri uccelli, non ha lo sterno carenato perché manca della muscolatura necessaria per il volo. Le sue penne non sono rigide ma morbide e flessibili.
La testa è piccola rispetto al corpo ma i suoi occhi, con i loro 50 millimetri di diametro, sono i più grandi fra quelli di tutti i vertebrati, questi “occhioni” con le lunghe ciglia che li ornano sono una caratteristica che è messa molto in evidenza nei cartoni animati.




LO STRUZZO

NOME SCIENTIFICO:
Struthio camelus
CLASSE:
Uccelli
ORDINE:
Struzioniformi
FAMIGLIA:
Struzionidi
ALTEZZA:
Mt. 2.50 circa per i maschi adulti,
Mt. 1.90 per le femmine.
PESO:
Kg. 150 circa.
RIPRODUZIONE:
nel periodo della riproduzione la femmina depone un uovo di circa kg. 1,50 e di 20 cm di diametro ogni due giorni circa. I pulcini nascono intorno al 45° giorno.

Anche le sue grosse uova sono state sempre ricercate: alcuni popoli africani usavano ed usano tuttora il guscio per farne ornamenti o addirittura come recipienti per trasportare l’acqua.
L’uso delle piume bianche dei maschi come ornamento ebbe molto successo nel XVIII secolo fino a tempi relativamente recenti: erano usate per ornare i cappelli delle dame e per confezionare i famosi “boa di struzzo” che adornavano il loro collo.
Oltre alle uova e alle piume anche la carne e la pelle, usata in pelletteria, sono state da sempre molto apprezzate: quest’interesse diede origine ad una persecuzione che provocò una sensibile diminuzione delle popolazioni di struzzi selvatici.
A seguito di ciò in Sudafrica, attorno al 1830, sorse il primo allevamento moderno di quest’uccello e questa pratica si diffuse in varie parti del mondo, specialmente in Australia, compresa l’Italia.


ll detto “avere uno stomaco di struzzo”, per indicare una persona che mangia tutto, corrisponde a verità: infatti lo struzzo è onnivoro e mangia proprio tutto, erba fresca, fieno, verdura, cereali, radici, insetti, conchiglie, e ingerisce spesso anche corpi estranei, come i sassi.
Nello stomaco di struzzi in cattività sono state addirittura trovate delle monete.
Nel periodo della cova il maschio e la femmina si alternano sul nido e diventano particolarmente aggressivi, se importunati possono dare violenti e pericolosi calci sferrandoli in avanti.
Quando lo struzzo avverte un pericolo si sdraia sul terreno con la testa e il collo allungati rimanendo immobile; questo comportamento ha fatto nascere la diceria che lo struzzo nasconde la testa sotto la sabbia.
Un’altra caratteristica dello struzzo è la vista acutissima che gli permette di vedere fino a 3 km di distanza, questa sua dote gli ha fatto guadagnare il nome di “sentinella della savana”.
L’arte egiziana ci mostra come già 5000 anni fa lo struzzo era allevato dall’uomo e le sue piume erano utilizzate come ornamento e simboleggiavano in qualche modo la giustizia per la loro perfetta simmetria.